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Frank Horvat: la fotografia deve fermare momenti irripetibili

Frank Horvat, poche settimane fa ho visto una sua mostra a Seravezza e avuto l’impressione che lei viva molto bene questo tempo, che il suo lavoro sia sempre in evoluzione…

A me interessa il tempo, la Storia, mi interessa capire che cosa succede nel mondo.

Ci sono fotografi che si fermano al momento topico del loro lavoro…

Molti si fermano a quel momento, gli esempi più classici sono stati Henri Cartier-Bresson o Robert Doisneau. Doisneau ha fatto cose molto interessanti nel periodo di una decina di anni. Per molti la fotografia è ciò che era quando avevano venti o trent’anni, poi diventano critici verso quel che succede dopo, verso i cambiamenti, la considerano una fotografia più debole.

Oggi molti fotografi classici tendono a dire che un tempo lo scatto era pensato, ragionato, perfetto, mentre la grande piaga di oggi è che si fanno troppe fotografie senza pensare.

Al contrario, io all’epoca facevo più scatti di oggi…

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